Vendere sui social: vantaggi e limiti del Social Commerce

Il social commerce è l’unione tra e-commerce e social media, un’esperienza di acquisto integrata all’interno delle piattaforme social. Questo permette ai brand di vendere direttamente attraverso i social network, sfruttando l’engagement e la viralità tipici di questi canali, per aumentare le conversioni e fidelizzare i clienti. Vediamo allora quali sono le piattaforme social per vendere online, i vantaggi e i limiti.

Piattaforme di social commerce

Il panorama del social commerce è dominato da diverse piattaforme, ciascuna con le proprie caratteristiche e vantaggi. La scelta della piattaforma dipende dal target demografico, dal tipo di prodotto e dagli obiettivi specifici di marketing e vendita del brand. Vediamo le principali:

Facebook e Instagram Shops

Facebook e Instagram si posizionano come una soluzione trasversale per il social commerce, offrendo la possibilità di creare un negozio online direttamente sulla piattaforma. Questo permette ai brand di raggiungere i miliardi di utenti, sfruttando le potenti capacità di targeting pubblicitario delle piattaforme.
Le aziende possono personalizzare l’aspetto del loro negozio, gestire l’inventario e le vendite, e interagire direttamente con i clienti attraverso Messenger, WhatsApp o i Direct.
Instagram, in particolare, permette di trasformare l’intero feed in una vetrina “shoppable”. Questa integrazione tra contenuti ispirazionali e possibilità di acquisto diretto, ha reso questa piattaforma un canale di vendita particolarmente efficace per settori come la moda, il beauty e il lifestyle.

Pinterest

Anche Pinterest, con i suoi Buyable Pins, offre un’esperienza unica che sfrutta l’intento di acquisto degli utenti che utilizzano la piattaforma per la scoperta di prodotti e l’ispirazione. I Pin acquistabili permettono agli utenti di comprare direttamente i prodotti che scoprono, rendendo Pinterest una potente piattaforma per influenzare le decisioni di acquisto, specialmente nelle fasi iniziali del customer journey.
Pinterest è una piattaforma spesso sottovalutata, ma registra dei numeri di traffico pazzeschi, che in alcune nicchie (come beauty e luxury) possono essere anche superiori rispetto a Facebook e Instagram.

TikTok

TikTok Shopping rappresenta l’ultima frontiera del social commerce, sfruttando la popolarità esplosiva della piattaforma tra le generazioni più giovani. Con funzionalità come i video shoppable e le collaborazioni con i creator, TikTok for Business offre ai brand opportunità uniche per raggiungere un pubblico giovane (e non solo) altamente coinvolto attraverso contenuti virali e autentici.
TikTok è sicuramente una piattaforma da tenere in considerazione vista la crescita incredibile che sta ottenendo e l’aumento del pubblico di età superiore ai 35 anni.

Vantaggi del social commerce

Il social commerce offre numerosi vantaggi sia per i brand che per i consumatori:

  • Maggiore engagement con i clienti, creando un dialogo diretto e immediato che va oltre la semplice transazione.
  • Riduzione del percorso d’acquisto, integrando l’esperienza di shopping nei social media si velocizza la procedura di checkout e diminuisce il tasso di abbandono del carrello.
  • Aumento della fiducia attraverso recensioni e raccomandazioni, tramite passaparola, commenti, testimonianze
  • Miglioramento dell’esperienza utente, si crea un’interazione fluida e piacevole tra contenuti social e funzionalità di e-commerce.

Inoltre, il social commerce si sposa perfettamente con l’influencer marketing. Gli influencer possono promuovere prodotti direttamente nei loro post o storie, guidando i follower all’acquisto con link integrati. Questo tipo di promozione è percepito come più autentico e credibile rispetto alle pubblicità tradizionali, così come i contenuti generati dagli utenti (UGC) che creano maggiore autenticità e fiducia.

Sfide e limiti

Nonostante i numerosi vantaggi, il commercio sui social presenta anche sfide e limitazioni rispetto alle piattaforme e-commerce dedicate. La privacy e la sicurezza dei dati rimangono preoccupazioni primarie, con la necessità di bilanciare la personalizzazione con la protezione della privacy degli utenti.

Una delle principali limitazioni del social commerce rispetto ad un sito e-commerce dedicato è la minore flessibilità nella personalizzazione dell’esperienza di acquisto. Le piattaforme social impongono vincoli di design e funzionalità che possono limitare la capacità dei brand di creare un’esperienza completamente personalizzata. Inoltre, la dipendenza da piattaforme di terze parti espone i brand a rischi legati a cambiamenti improvvisi negli algoritmi o nelle politiche delle piattaforme, che possono influenzare drasticamente la visibilità e le vendite. Dall’altra parte, sviluppare una piattaforma e-commerce è un’investimento che richiede un adeguato budget.

La gestione dell’inventario e l’integrazione con i sistemi esistenti possono essere più complesse nel social commerce, specialmente per le aziende che operano su multiple piattaforme social. Questo può portare a inefficienze operative e potenziali discrepanze tra i canali di vendita. Inoltre, le opzioni di analisi dei dati e reporting possono essere meno robuste rispetto a quelle offerte da piattaforme e-commerce dedicate, limitando la capacità delle aziende di ottenere insights dettagliati sul comportamento dei clienti.

Un’altra limitazione significativa riguarda il controllo sul processo di checkout e sull’esperienza post-acquisto. Le piattaforme social possono offrire meno opzioni per la personalizzazione del processo di pagamento e per la gestione del servizio clienti, elementi cruciali per la fidelizzazione a lungo termine.

Case study di successo

Alcuni grandi Brand offrono esempi di successo nel social commerce che dimostrano l’importanza di creare coinvolgimento, offrire esperienze personalizzate e utilizzare i dati per ottimizzare costantemente le strategie. Ecco alcuni esempi.

Sephora, il noto retailer di cosmetici, ha sfruttato Instagram Shopping per migliorare l’esperienza di acquisto dei suoi clienti e incrementare le vendite online, registrandono un aumento significativo delle conversioni.
Ha creato un profilo Instagram estremamente visivo, ricco di contenuti accattivanti, come tutorial di make-up, recensioni di prodotti e look ispirati alle ultime tendenze di bellezza. Inoltre, ha utilizzato le Storie e i post in evidenza per offrire un’esperienza di shopping dinamica, presentando nuove collezioni, edizioni limitate e promozioni speciali.
Le collaborazioni con influencer e make-up artist sono state un punto chiave della strategia, consentendo agli utenti di vedere i prodotti in azione e acquistare immediatamente quelli mostrati.

MVMT, un marchio di orologi e accessori, ha utilizzato Pinterest come canale principale per il social commerce. Con l’integrazione dei “Product Pins”, MVMT ha trasformato le sue bacheche in vetrine di prodotti interattive.
Il brand ha creato contenuti visivi accattivanti e di alta qualità, che risuonavano con il pubblico giovane e stiloso di Pinterest. Ogni “pin” era collegato direttamente al prodotto per l’acquisto.
MVMT ha visto un aumento delle vendite provenienti da Pinterest, con utenti che facevano clic direttamente dai pin al sito e-commerce per completare gli acquisti.

H&M, uno dei più grandi retailer di moda al mondo, ha sfruttato Facebook Shops per aumentare le vendite online durante la pandemia, quando molti negozi fisici erano chiusi.
H&M ha creato un negozio su Facebook e Instagram, consentendo ai clienti di sfogliare le collezioni e acquistare direttamente senza dover uscire dalla piattaforma.
La funzionalità ha aiutato l’azienda a rimanere competitiva anche durante le restrizioni dovute alla pandemia, fornendo ai clienti un’esperienza di acquisto rapida e accessibile.

Nike ha sfruttato la funzione Instagram Shopping per creare una vetrina virtuale dei suoi prodotti direttamente all’interno dell’app. L’integrazione seamless tra contenuti visivamente accattivanti e funzionalità di acquisto diretto può drasticamente ridurre il percorso del cliente verso l’acquisto.
I risultati sono stati: un aumento del 30% delle vendite online da Instagram, incremento dell’engagement dei follower del 85%, riduzione del tempo medio di conversione da 1 settimana a 3 giorni.


In conclusione, le aziende che sapranno integrare con successo queste opportunità, bilanciando sapientemente il social commerce con strategie di marketing omnichannel, saranno in grado di sopravvivere e magari prosperare nell’era digitale.

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