In questo articolo ti racconto la mia esperienza nella consulenza SEO per la definizione di una strategia SEO e di un piano editoriale per un blog. Voglio condividere con te il mio approccio per individuare le keyword e i contenuti più rilevanti per definire una strategia di posizionamento strutturando un piano editoriale SEO oriented.
Aggiornamento 2024: ho inserito un ultimo paragrafo riguardo l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale in questo processo.
Impostare una strategia SEO per il piano editoriale
Gli argomenti principali:
- Impostare la strategia
- Analisi delle keyword e del contesto
- Analisi dei segnali sociali
- Copywriting SEO
- Come integrare l’AI nel processo
IMPOSTARE LA STRATEGIA
Quando dobbiamo creare un blog o un sito, la prima riflessione sicuramente riguarda l’obiettivo della nostra attività.
Occorre capire se impostare una strategia SEO con l’obiettivo del posizionamento organico, per migliorare la reputazione online, per generare leads, ecc…
A prescindere dall’obiettivo però, abbiamo comunque l’esigenza di comprendere il campo semantico dove stiamo operando e per questo dobbiamo individuare gli argomenti e le keyword di interesse per poter impostare la nostra strategia editoriale e la comunicazione.
Con l’evolvere del suo algoritmo, Google tiene sempre più in considerazione il contesto, per cui occorre analizzarlo individuando tutti gli oggetti di discussione che sono legati all’argomento che stiamo trattando, o in generale, alla nostra chiave di ricerca principale.
Per individuare gli argomenti per il piano editoriale del blog è importante ricercare e analizzare i contenuti presenti in serp e le conversazioni su quell’argomento per capire quali sono tutte le co-occorrenze e i segnali più importanti del contesto in cui stiamo lavorando.
Dovremmo verificare anche se sono presenti competitor e magari fare un’analisi sulla strategia SEO della concorrenza verificando quali risultati hanno ottenuto, con quali keyword, con quali link, ecc…
Software SEO consigliati: vorrei menzionare due tool SEO che possono essere utili sia per la fase di analisi, sia per il monitoraggio (o l’audit) di un sito già avviato: Ahrefs, SEMrush, SEOzoom.
ANALISI DELLE KEYWORD E DEL CONTESTO
Una fase fondamentale, abbiamo detto, sarà quella di individuare le chiavi di ricerca (o meglio intenti di ricerca) degli utenti rispetto alla nostra keyword principale. Per fare questo abbiamo diversi strumenti, vi riporto quelli che utilizzo più frequentemente:
Strumenti per la ricerca delle parole chiave
Uno strumento fondamentale per la ricerca delle parole chiavi è il Keyword Planner Tool di Google che ci permette di visualizzare le keyword con i relativi volumi di ricerca mensili. Contemporaneamente, è mia buona abitudine utilizzare anche altri tool che ci permettono di scoprire le keyword correlate e comprendere meglio gli intenti di ricerca collegati alla chiave principale. Tra i software che utilizzo più spesso suggerisco: Keywordtool, Ubersuggest e Answer the public.
Quest’ultimo è uno strumento molto interessante perchè divide le ricerche correlate suddividendo le keyword in base alle domande e alle preposizioni che utilizzano gli utenti (come, quando, dove perchè, quale, quanto, ecc…)
Quindi , partendo da una keyword principale che identifica il nostro argomento, possiamo conoscere tutte le ricerche inerenti, che utilizzeremo per andare a scrivere i nostri contenuti. Un aspetto importante per produrre un articolo che ha l’obiettivo di posizionarsi su Google, è scrivere un contenuto nel quale siano presenti le risposte alle domande degli utenti, così che sia utile di qualità. Infatti Google sempre più premia contenuti che rispondono agli intenti di ricerca degli utenti.
Il contenuto ideale per me è quello che risponde effettivamente all’intento di ricerca dell’utente e che quindi è posizionato sui motori di ricerca per la sua qualità.
ANALISI DEI SEGNALI SOCIALI
Per questo suggerisco di utilizzare dei tool specifici.
Tool per analisi social e ricerca contenuti virali
Google è sempre più attento ai cosiddetti segnali sociali, ovvero tutte quelle attività che provengono dai social network. Per questo, grazie all’uso di alcuni tool specifici possiamo capire quali argomenti è bene trattare nel blog aziendale, ad esempio, individuando i contenuti che generano più coinvolgimento. Inoltre possiamo analizzare il sentiment degli utenti rispetto ad uno specifico argomento e osservare quali sono le conversazioni online rispetto a quel tema.
Potrebbe essere strategico individuare anche alcuni influencer (se ci sono) che possono essere utili al nostro progetto, cercando di coinvolgerli direttamente o indirettamente.
Tool consigliati: Buzzsumo, Socialmention.
COPYWRITING SEO
Quando scriviamo un contenuto in ottica SEO, l’obiettivo è quello di creare un contenuto che soddisfi la richiesta dell’utente e allo stesso tempo ottimizzato per Google. Se riuscirai a produrre un contenuto di qualità maggiore rispetto a quelli dei tuoi competitor presenti nei risultati di ricerca, Google ti premierà. Questo è un dato di fatto.
Tuttavia dobbiamo considerare che ci sono molti fattori che contribuiscono al posizionamento organico di un contenuto (sia interni che esterni). Oltre all’ottimizzazione interna di base: title, description, utilizzo degli headings, e tutte le best practice, sarà importante tener conto anche di altri fattori come: le tassonomie e la struttura di navigazione, l’utilizzo dei dati strutturati (schema.org), la velocità di caricamento del sito, la user experience, links e menzioni e social signals.
Per quanto riguarda il calendario editoriale, un aspetto importante che devi tenere a mente da subito riguarda la frequenza di pubblicazione dei contenuti. Infatti occorre una certa costanza e cadenza nella pubblicazione dei contenuti e una regolarità nel tempo per ottenere risultati efficaci, sia per quanto riguarda il pubblico, sia per quanto riguarda Google (soprattutto se parliamo di progetti editoriali).
COME INTEGRARE L’AI NEL PROCESSO
L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nella costruzione del piano editoriale SEO può facilitarci il lavoro. Grazie a ChatGPT e Claude possiamo analizzare vasti set di dati per identificare tendenze di ricerca emergenti, suggerire argomenti rilevanti e persino prevedere il potenziale di ranking di specifiche keyword.
Utilizzando l’AI per l’analisi semantica, possiamo creare contenuti che rispondono meglio all’intento di ricerca degli utenti, migliorando la pertinenza e l’engagement. Inoltre, l’AI può assistere nella generazione di titoli accattivanti, nella creazione di meta description ottimizzate e nell’individuazione di opportunità di link building.
Possiamo scrivere gli articoli con l’AI?
Il mio consiglio è di integrare gli strumenti di scrittura basati sull’AI che possono accelerare il processo di creazione dei contenuti, fornendo bozze iniziali, che successivamente vanno perfezionate. Credo sia fondamentale mantenere un equilibrio tra l’uso dell’AI e il tocco umano necessario per creare contenuti autentici e di valore. L’AI dovrebbe essere vista solo come un alleato nel processo e nell’analisi dei dati, non come un sostituto delle competenze di progettazione e scrittura.
Della serie: se non sai fare una cosa, non pensare che puoi farla con l’AI. Se sei competente, puoi integrarla per ottimizzare i processi e risparmiare tempo.